- I premi relativi alle assicurazioni ramo vita ed alle operazioni indicate nell’articolo 2, comma 1, sono calcolati, per ciascuna nuova tariffa, sulla base di adeguate ipotesi attuariali che consentano all’impresa, mediante il ricorso ai premi
ed ai relativi proventi, di far fronte ai costi e alle obbligazioni assunte nei confronti degli assicurati e, in particolare, di costituire per i singoli contratti assicurativi le riserve tecniche necessarie.
A tal fine può essere presa in considerazione la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa, ma non possono essere impiegate in modo sistematico e permanente risorse che non derivano dai premi pagati e dai relativi rendimenti, in modo da non ledere la solvibilità sul lungo termine. - Le ipotesi attuariali sono determinate nel rispetto dei principi di cui all’articolo 33, nonché delle regole applicative dei principi attuariali riconosciute dall’IVASS con regolamento.
- (abrogato)
- Nel caso di utilizzazione sistematica e permanente di risorse estranee ai premi ed ai relativi proventi, l’IVASS può vietare l’ulteriore commercializzazione dei prodotti assicurativi che hanno provocato la situazione di squilibrio.
- È consentito l’impiego di formule tariffarie a premio naturale a condizione che sia data una adeguata informativa precontrattuale ed in corso di contratto, fermo restando il divieto di revisione delle basi tecniche. In caso di violazione del divieto il contratto è nullo e si applica l’articolo 167, comma 2.
- L’impresa comunica all’IVASS gli elementi essenziali delle basi tecniche utilizzate per il calcolo dei premi e delle riserve tecniche di ciascuna tariffa.
Articolo del Codice delle Assicurazioni Private (D.lgs n. 209 del 7 Settembre 2005).